Ultimo incontro regionale sul PON Ricerca: l’esperienza nella regione Campania

Con il 18 maggio si è concluso a Napoli il ciclo di eventi che ha interessato le regioni coinvolte nell'obiettivo 1: Puglia, Sicilia, Sardegna, Basilicata e Calabria. Secondo il programma la giornata ha ospitato due momenti diversi: la prima parte come previsto si è concentrata sulla situazione campana, l'impatto dei fondi sul territorio sia attraverso l'azione del PON Ricerca sia attraverso quella del POR; nella seconda parte della giornata invece le istituzioni e gli attori coinvolti nella prossima programmazione 2007/2013 si sono confrontati sul futuro della ricerca animando la tavola rotonda su "Quale Governance per la migliore gestione del PON Ricerca e Competitività 2007/2013". Gli interventi della mattinata tra cui quello di Luciano Criscuoli, Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, MUR, e quello di Claudia Galletti, Autorità di Gestione del PON Ricerca, MUR, hanno presentato una situazione che vede la Campania al primo posto nell’area obiettivo 1 quanto a spesa dei fondi previsti, più di 2,3 miliardi di euro, con un investimento pari al 35% del totale del programma per ricerca e sviluppo.

A fronte del bilancio positivo della programmazione in chiusura 2000/2006, la regione Campania affronta le opportunità offerte dalla nuova programmazione, concentrandosi su obiettivi ben definiti e strategici sia a livello nazionale che locale. Sono tre i soggetti istituzionali chiamati ad assolvere una funzione direttiva: il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Dipartimento di Innovazione Tecnologica.

Ciò che appare sostanziale, come ha sottolineato il Ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione Luigi Nicolais, “è la necessità di creare un modello di sviluppo, senza procedere a caso”. L’opinione è stata ampiamente condivisa dai relatori presenti a Napoli, ma appare evidente come il concetto di governance sia collegato ad una certa complessità che coinvolge le amministrazioni centrali e locali.

In rappresentanza di Fabio Pistella, Federico Rossi del Cnr, pone l’accento proprio sul difficile rapporto tra Stato e regioni, e come l’ottica deve essere quella di conquistare e scegliere una governance che risulti efficace, attraverso la quale gli interventi vengano definiti in maniera complementare, agendo realmente sulla soddisfazione dei fabbisogni del territorio.

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Ultimo aggiornamento: 1.06.2007
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