La proposta del Governo, com’è noto, si pone l’obiettivo di favorire un più forte e qualificato ingresso alla ricerca ed all’insegnamento universitario di un maggior numero di giovani, così come avviene in molti Paesi Europei, garantendo quella flessibilità necessaria ed utilizzando lo strumento dei contratti a tempo determinato con quelle garanzie di attrattività che permettano di superare forme ancora troppo estese di precariato nell’attuale sistema nel nostro Paese. Su questo argomento – conclude Caldoro- , registrate più opinioni in merito, il Governo conferma la disponibilità al confronto.
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