A seguito della strategia quadro per la parità fra le donne e gli uomini, per il periodo 2001-2005, la Commissione Europea ha adottato una tabella di marcia per la parità tra donne e uomini per il periodo 2006-2010. Complessivamente vengono considerati sei settori prioritari di intervento e per ciascuno di essi alcuni obiettivi e azioni chiave per facilitarne la realizzazione: • indipendenza economica uguale per le donne e gli uomini, • conciliazione della vita privata e professionale, • rappresentanza uguale nell'assunzione di decisioni, • eliminazione di ogni forma di violenza basata sul genere, • eliminazione degli stereotipi legati al genere e promozione della parità fra le donne e gli uomini nelle politiche esterne e di sviluppo, • un'indipendenza economica uguale per le donne e gli uomini. Essa sarà seguita da una relazione intermedia nel 2008 e da una valutazione accompagnata da una proposta di sviluppo nel 2010. Si tenderà a realizzare l’obiettivo stabilito a Lisbona di un tasso di occupazione del 60% per le donne entro il 2010. Significa anche eliminare il divario salariale affinché le donne non guadagnino più il 15% in meno rispetto agli uomini. In tutti questi ambiti di azione, l’eliminazione degli stereotipi sessisti è una specie di filo conduttore, un motivo ricorrente che percorre in orizzontale tutte le priorità, assolutamente fondamentale per combattere le disuguaglianze fra uomini e donne. Viene riaffermato il doppio approccio della parità tra i generi, basato sull’integrazione della dimensione di genere (la promozione della parità tra donne e uomini in tutte le politiche e le attività), e su provvedimenti specifici.
Tabella di marcia per la parità tra donne e uomini
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