27/05/2005
Trecentocinquanta milioni di euro per il rilancio della ricerca nel Mezzogiorno
Il Cipe, Comitato interministeriale per pogrammazione economica, ha deliberato oggi la ripartizione dei fondi per le aree depresse del Paese per il periodo 2005-2008. In particolare, la delibera prevede un'assegnazione diretta al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di 350 milioni di euro, da destinare al rafforzamento della ricerca nel Mezzogiorno.“Queste risorse”, ha detto il Ministro Letizia Moratti, “andranno a sostenere soprattutto interventi per la ricerca industriale e per la formazione di ricercatori e tecnici, sia attraverso il finanziamento di progetti di ricerca che favoriscano l’innovazione di prodotto delle imprese, sia per la realizzazione dei dieci programmi strategici definiti dal Pnr per il rilancio della competitività del Paese. Con queste risorse addizionali gli operatori del Mezzogiorno potranno partecipare a queste iniziative con una più cospicua quota di finanziamento”.
I programmi strategici del Pnr riguardano gli ambiti della salute dell’uomo (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approcci derivati dalla conoscenza del genoma umano); il rilancio dell’industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e nuovi principi attivi; le nuove applicazioni dell’industria biomedicale; i sistemi avanzati di manifattura con impatto non solo nell’industria delle macchine utensili, ma su comparti manifatturieri del “made in Italy” quali tessile, abbigliamento, meccanica strumentale; il potenziamento e lo sviluppo dell’industria motoristica in particolare per le due ruote con motori a basso consumo e a basso impatto ambientale; la cantieristica, aeronautica, elicotteristica con elevata capacità di penetrazione nei mercati esteri; i materiali avanzati (in particolare ceramici) per applicazioni strutturali; i sistemi di telecomunicazione innovativi a larga banda con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza, prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali; la valorizzazione dei prodotti tipici dell’agroalimentare e sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di caratterizzazione e garanzia di qualità; e infine i trasporti e la logistica avanzata, infomobilità di persone e merci.
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