08/10/2004
Pon Ricerca: si è svolto a Sassari, il primo dei sei incontri itineranti nelle regioni dell'Obiettivo 1

(Sassari, 8 ottobre 2004)  Si è svolto a Sassari il primo incontro del PON Ricerca nelle regioni dell'obiettivo 1. L'evento ha una particolare rilevanza in quanto inaugura un ciclo di seminari attraverso tutte le regioni dell'obiettivo 1 (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) promosso dal Miur per analizzare le luci e le ombre dell’attuazione del PON nelle varie realtà territoriali. L'incontro è stato organizzato in collaborazione con la CCIAA di Sassari che ha ospitato l'evento nella sua sede in Via Roma.
Il PON Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione 2000-2006 cofinanzia interventi a favore delle regioni italiane economicamente più svantaggiate.
Responsabile dell’attuazione e della gestione del PON è il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il PON Ricerca ha messo in gioco risorse per oltre due miliardi di Euro, il 58% provenienti dall’Unione Europea, il 26% dallo Stato italiano e il 16% dal settore privato; a seguito dei positivi risultati raggiunti in termini di efficienza ed efficacia, ad aprile 2004 la Commissione Europea e il Ministero dell’Economia e Finanze hanno attribuito al PON Ricerca ulteriori 132 milioni di Euro.
Partendo dai dati del PON a livello nazionale i lavori dell'incontro hanno avuto come loro focus l'attuazione del PON in Sardegna. Il Presidente della CCIAA, dott. Gavino Sini, ha aperto i lavori rallegrandosi del fatto che in un periodo così tormentato ci fosse un'occasione per discutere di dati concreti che dimostrano come si possa recuperare competitività e aggressività nel mercato anche grazie all'intervento dell'UE e agli investimenti nella ricerca, nell'innovazione e nell'alta formazione. Il dott. Sini con un'espressione particolarmente felice ha così sintetizzato la scarsa attenzione dei media per le cose che funzionano nel nostro Paese: <<Gli alberi quando cadono fanno rumore, le foreste che crescono sono silenziose.>>
La dott.ssa Galletti, Autorità di Gestione del PON Ricerca (MIUR), ha fatto una dettagliata analisi dell'attuazione del PON in Sardegna, evidenziando punti di forza e punti di debolezza nella risposta che l'Isola è riuscita a dare al PON. Il punto di forza che è emerso è la capacità della Sardegna di presentare e realizzare progetti cofinanziati dal PON per l'Asse II (Rafforzamento del sistema scientifico) e l'Asse III (Sviluppo del capitale umano d'eccellenza). La maggiore criticità è invece rappresentata dal risultato meno positivo dell'asse I (Ricerca e Sviluppo dell'Industria) dovuto ad un tessuto industriale, prevalentemente formato da PMI, ancora non sufficientemente ricettivo.
 Alla luce dell'analisi fatta dalla dott.ssa Galletti, particolarmente interessante è stato l'intervento successivo della Sig.a Antonietta Paone, responsabile dell'attuazione dell'asse III, la quale ha esaminato la performance dell'isola nell'ambito degli interventi cofinanziati con il Fondo Sociale Europeo, in particolare nella misura III.4 (Alta Formazione).   
 I lavori sono proseguiti con l'illustrazione di alcuni progetti di successo da parte dei soggetti attuatori. Per SharDnA è intervenuto il Dott. Mario Pirastu, per Zedda Piras  il dottor Carlo Tuberoso, per la INCA-CRS4 il Prof. Giacomo Cao, per l'Ist. G. Tagliacarne il dott. Alfonso Feleppa, per l'Associazione Professionisti Sardi il Dott. Stefano Manca e per l'Università di Cagliari il Prof. Francesco Anedda.
 Il Professor Francesco Pigliaru, Assessore Regionale alla Programmazione, Bilancio, Credito e assetto del territorio è intervenuto ponendo l'accento sul tema della convergenza. Auspicando che ci  si arrivi soprattutto attraverso la ricerca applicata e gli investimenti, anche dei privati, nell'innovazione tecnologica. In modo che le regioni più arretrate riescano a coprire il divario che le separa da quelle più avanzate nell'Unione Europea.   

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