16/05/2005
Innovazione dei sistemi produttivi delle Piccole e medie imprese: parte un piano di ricerca congiunto tra Italia, Spagna e Portogallo

Letizia Moratti: “Dobbiamo favorire l’innovazione di prodotto e di processo nel settore della produzione manifatturiera che rappresenta il 22% del Pil”.
Un secondo accordo per creare una rete europea di prevenzione dei disastri naturali provocati da terremoti, maremoti e vulcani.

 Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Letizia Moratti, il Ministro spagnolo dell’Educazione e della Scienza, Maria Jesus San Segundo, e il Ministro portoghese della Scienza, della Tecnologia e dell’Istruzione superiore, José Mariano Gago, sottoscrivono oggi pomeriggio a Roma nell’ambito del convegno “Innovazione ed Europa” promosso da Cotec  una Dichiarazione congiunta per il potenziamento della cooperazione scientifica tra i tre Paesi. In occasione della firma della Dichiarazione sono stati sottoscritti il 12 maggio a Palazzo Chigi due importanti accordi tra enti di ricerca di Spagna, Portogallo e Italia riguardanti l’innovazione dei sistemi produttivi delle Piccole e medie imprese e la prevenzione dei disastri naturali. Gli accordi seguono quelli tra Italia e Francia, firmati lunedì scorso al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
 
 “Gli accordi sottoscritti oggi rappresentano una tappa significativa nella costruzione dello Spazio europeo della ricerca e per la mobilità dei ricercatori tra Italia, Spagna e Portogallo”, ha detto il Ministro Moratti. “Vorrei sottolineare in particolare l’importanza dell’accordo sull’innovazione dei processi produttivi delle piccole e medie imprese. Nel nostro Paese la produzione manifatturiera nei settori tradizionali è pari al 22 per cento del Pil misurato ai prezzi di mercato. Dobbiamo favorire l’innovazione di prodotto e di processo, rilanciando la collaborazione tra Paesi che hanno lo stesso tessuto produttivo, per valorizzare la ricerca in tale comparto anche a livello europeo”.

“Non meno importante è il secondo accordo, riguardante lo studio e la prevenzione di disastri naturali – terremoti, maremoti, vulcani – una problematica di forte impatto per i Paesi dell’area mediterranea. Entrambe le Piattaforme tecnologiche approvate sono destinate ad aumentare la massa critica di ricercatori e a concentrare le azioni dei nostri Paesi e rappresentano un importante punto di convergenza per sostenere nell’ambito dell’Ue la rilevanza e la priorità strategica di queste  tematiche sia sotto il profilo scientifico che tecnologico”.

 L’intesa intergovernativa incoraggia in particolare, nell’ambito del VII Programma Quadro europeo, la nascita di centri di ricerca congiunti e la stipula di intese e di protocolli specifici tra Ministeri, Enti di ricerca, Università e Associazioni scientifiche dei tre Paesi.

 Ecco in sintesi i contenuti e gli obiettivi dei due accordi tecnici sottoscritti:

1. Accordo di cooperazione scientifica per lo sviluppo di nuove famiglie di tecnologie per macchine e sistemi di produzione tra il Cnr, la Fundación Fatronik di Elgoibar (Spagna) e l’Instituto de Engenharia de Sistemas e Computadores do Porto (Inesc Porto). In particolare, l’accordo è un esempio concreto di coerenza tra ricerca anche di frontiera e valorizzazione di produzioni tradizionali quali le calzature e le apparecchiature elettriche domestiche. “E’ questo il risultato di un impegno coordinato tra università, enti di ricerca e imprese”, ha spiegato il Ministro Moratti, “che risolve alla radice il problema del trasferimento tecnologico, in quanto la fase di ricerca viene svolta in sinergia con le imprese. Ma ci sono altri due aspetti importanti”, ha aggiunto il Ministro. “In primo luogo accordi come questo ci consentono di dare una risposta alla competizione proveniente dai Paesi emergenti; in secondo luogo – e questo interessa tutti i consumatori – potremo avere prodotti di largo consumo a prezzi ridotti e di alta qualità, quasi personalizzati, rispondenti alle esigenze di ciascuno. Avremo cioè standard artigianali per quantità di massa”.

2. Accordo di cooperazione scientifica nel settore delle Scienze geologiche tra l’Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’Ign, Istituto geográfico nacional di Madrid e l’Ist, Istituto superior tècnico di Lisbona. La collaborazione è mirata in particolare a favorire l’interazione tecnologica, lo sviluppo di progetti di ricerca comuni, lo scambio di ricercatori e tecnici, l’organizzazione di conferenze e seminari sugli argomenti riguardanti la geofisica e, in particolare, lo studio dei terremoti e dei vulcani, nonché la diffusione delle informazioni a livello sia nazionale sia internazionale al fine di una più efficace prevenzione. Ha spiegato il Ministro Moratti: “E’ il primo passo per arrivare a una grande rete di ricerca che consentirà concreti progressi nella comprensione dei meccanismi dei grandi fenomeni naturali. Tutto questo”, ha aggiunto il Ministro, “porterà ad una condivisione a livello europeo delle azioni di difesa dalle catastrofi provocate da terremoti, maremoti e vulcani”.

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