15/12/2006
Lavorare per la crescita e l'occupazione – Un anno di risultati

La rinnovata strategia per la crescita e l'occupazione è la politica maggiormente rappresentativa della Commissione Barroso. Il processo di riforma sta recando i suoi frutti. L'attuale congiuntura economica offre ora una grande finestra di opportunità per accelerare il ritmo della riforma. È un'opportunità da non lasciarsi sfuggire. È questo il messaggio di base della relazione annuale della Commissione sui progressi realizzati in materia di riforme economiche in Europa. La relazione invita il Consiglio ad adottare formalmente raccomandazioni specifiche per paese volte ad indirizzare le iniziative di riforma degli Stati membri. Essa sarà presentata al Consiglio europeo di primavera del marzo 2007.
José Manuel Barroso, Presidente della Commissione, ha affermato: "L'Europa inizia a far propri i cambiamenti che possono rendere durevole l'attuale congiuntura economica. Per essere pronti a cogliere le sfide della globalizzazione ogni Stato membro deve fare il massimo e procedere al giusto ritmo. Quest'anno la Commissione formula raccomandazioni per paese affinché gli Stati membri, in sede di Consiglio, possano concordare ciò che rimane da fare a ciascuno di loro e lo mettano poi anche in pratica. Essi possono essere certi che la Commissione continuerà a svolgere appieno il suo ruolo di motore del partenariato di Lisbona per la crescita e l'occupazione. Le migliorate prospettive economiche costituiscono una preziosa finestra di opportunità per accelerare il ritmo, non devono essere una scusa per rallentarlo e pigliarsela comoda. Non c'è spazio per l'autocompiacimento..”

Il Vicepresidente Günter Verheugen, responsabile per le Imprese e la politica industriale, ha affermato: “L'economia dell'Europa sta procedendo. La nostra strategia per la crescita e l'occupazione funziona. L'imprenditorialità e l'innovazione stanno guadagnando terreno in Europa e iniziamo ora ad attuare i cambiamenti strutturali necessari per le nostre economie. Se entro il 2012 riduciamo del 25% le procedure burocratico-amministrative possiamo dare all'economia europea un ulteriore e necessario impulso.”

Una finestra di opportunità

La relazione annuale della Commissione sui progressi realizzati si basa sulle relazioni di attuazione presentate dagli Stati membri nell'autunno 2006 e sul riesame, compiuto dalla stessa Commissione, dell'andamento delle riforme a livello di UE nel contesto del programma comunitario di Lisbona (si veda IP/O6/1470 e MEMO/06/399).

La relazione fa un quadro più positivo rispetto agli ultimi anni poiché le riforme iniziano a dare frutti. Ma essa ribadisce che le riforme sono ancora in fase iniziale e dovranno essere realizzate appieno se si vuole avere un impatto economico duraturo. Essa attira anche l'attenzione sull'interdipendenza tra le economie dell'UE e sul fatto che la prosperità in una di esse contribuisce a creare prosperità in tutte le altre, il che comporta che gli Stati membri che procedono più lentamente sulla via della riforma devono recuperare il ritardo e raggiungere il gruppo di punta a vantaggio di tutti.

La relazione ribadisce anche il fatto che una buona resa nel futuro è funzionale a un maggiore sforzo di riforma adesso. Essa illustra che, soprattutto in molti nuovi Stati membri, il successo dipenderà anche dall'utilizzazione ottimale dei flussi provenienti dai fondi strutturali dell'UE.

Progressi in ambiti chiave

Tra le conclusioni chiave della relazione si segnalano le seguenti:

I progressi negli ultimi anni sono stati validi per quanto concerne l'impulso alla R&S e l'innovazione, il miglioramento del quadro normativo e il miglioramento del contesto in cui le aziende operano, soprattutto le PMI.
Si sono registrati importanti passi avanti per quanto concerne il rafforzamento della sostenibilità finanziaria grazie al fatto che i governi hanno generalmente istituito misure appropriate per migliorare le loro posizioni di bilancio e per affrontare i previsti aumenti dei costi delle pensioni e dell'assistenza sanitaria. La continuazione di queste misure e il risanamento delle finanze nel medio-lungo termine rimangono una sfida di rilievo.
La scarsa concorrenza in molti mercati, soprattutto quelli dei servizi in rete, compreso quello energetico, continua a rallentare l'Europa.
Nei mercati del lavoro sono state adottate delle misure. L'occupazione è in aumento e la disoccupazione cala. Il crescente consenso a favore di un approccio di "flessicurezza" alla riforma del mercato del lavoro costituisce uno sviluppo estremamente positivo. Ma deve essere ancora tradotto pienamente in azione. L'UE non procede abbastanza celermente per poter affrontare il duplice problema di mercati del lavoro rigidi che rallentano la competitività e della "segmentazione" tra lavoratori con contratti a tempo indeterminato che godono di un'elevata protezione del posto di lavoro e quelli che lavorano con contratti a tempo determinato con poca o punta sicurezza o scarse possibilità di averne.

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