La metodologia OST è stata applicata quest’anno anche nell’ambito del progetto WEB EuroPA 2006. Il 16 e 17 giugno scorsi si è svolto a Cagliari il V Incontro nazionale degli Informatori comunitari, un appuntamento annuale che il Formez organizza come momento di riflessione, aggiornamento e animazione della rete. L’Incontro, che aveva come tema Il futuro dell’informazione europea, era articolato in una sessione plenaria di tipo tradizionale e due sessioni di gruppi di lavoro, condotte con la metodologia dell’OST, dove circa 70 partecipanti hanno proposto e gestito in completa autonomia il programma di lavoro. L’idea di utilizzare l’OST è stata motivata dalla volontà di proporre alla Comunità professionale un’attività che permettesse da un lato di sperimentare una nuova metodologia dall’altro di far emergere dal gruppo in piena autonomia gli argomenti discutendo i contenuti senza l’intervento di un facilitatore esterno, che si limita a esporre al gruppo le regole e sollecitare la proposta dei temi di discussione. Una volta costituiti i gruppi la riflessione procede autonomamente. “La mancanza nell’OST di ruoli predefiniti all’interno del gruppo e l’uscita dagli schemi classici porta a ripensare i propri modelli di comportamento e favorisce libertà di espressione e creatività” ha detto Elena Catte funzionario della Regione Sardegna che ha partecipato alla giornata. “Nell’OST - ha aggiunto - è maggiore la responsabilizzazione del partecipante verso il risultato del lavoro e quindi anche la motivazione”. Nel corso della giornata sono state realizzate 10 sessioni di gruppo, focalizzando la discussione su altrettanti aspetti, a partire dal tema comune Informazione europea, reti di collaborazione e collaborazione tra reti: quale futuro? Durante i lavori, il clima informale ha suscitato l’entusiasmo delle persone. Per la maggior parte dei partecipanti, infatti, si è trattato di una situazione nuova e originale. “L'OST - ha detto Salvatore Boeddu Direttore dell’Antenna Europe Direct di Nuoro - è un'esperienza utile che alleggerisce il contesto ambientale e di lavoro dall’eccessiva formalità e spinge il partecipante a svolgere un ruolo attivo conscio del fatto che tutti hanno pari opportunità di proporre e di discutere”. “Tra i punti di forza dell’OST c’è la libertà di proporre e partecipare, la possibilità di verificare subito la risposta dei colleghi su cosa fare insieme per contribuire a sviluppare la Comunità professionale” ha aggiunto Fulvio Obici, Responsabile della Comunicazione del PON Ricerca, che sottolinea l’utilità della sperimentazione di una nuova metodologia ai fini dell’apprendimento all’interno della rete.