19/05/2005
Firmati Protocolli d’Intesa con Egitto e Giordania.

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Letizia Moratti, ha sottoscritto stamattina al Cairo, con il Ministro dell’Educazione superiore e della Ricerca scientifica della Repubblica araba d’Egitto Amr Salama, un importante protocollo d’intesa per la realizzazione di uno Spazio euromediterraneo dell’alta formazione e della ricerca. Un analogo accordo viene sottoscritto da Letizia Moratti nel pomeriggio ad Amman con il Ministro dell’Educazione superiore e della Ricerca del regno di Giordania Kalid Touqan.  I protocolli d’intesa si aggiungono a quelli sottoscritti il 4 e 5 maggio scorsi con i ministri dell’Istruzione della Tunisia e del Marocco, e a quelli di cooperazione scientifica siglati la settimana scorsa a Roma con Francia, Spagna e Portogallo.

Le aree prioritarie delle intese di oggi sono:

1. collaborazione nel campo dell’istruzione attraverso tre iniziative: la diffusione della lingua italiana tramite collegamento in banda larga delle scuole italiane presenti in Egitto per l’utilizzo delle risorse didattiche disponibili nelle scuole in Italia; la collaborazione nell’area tecnico-professionale e specificatamente nel settore turistico-alberghiero, nel settore agrario, nel settore tecnico-industriale e nel settore itticultura; e infine l’utilizzo della rete delle imprese formative simulate in particolare nel settore dei servizi economico-aziendali, alberghieri e turistici.

2. lancio della prima Università a distanza (Uninettuno) anche in Egitto con l’erogazione di corsi di laurea in Ingegneria dell’informazione e in Ingegneria meccanica, con la realizzazione di una nuova laurea in Economia del turismo e lo studio di un corso in diritto internazionale per lo sviluppo delle imprese.

3. creazione di un Centro di Alta Formazione e Ricerca per accrescere la produttività delle coltivazioni in territori aridi.

4. per quanto riguarda la Giordania accordi con la Yarmouk University e la Jordan University of Science and tecnology per permettere agli studenti giordani di iscriversi ai corsi di laurea a distanza in Ingegneria dell’informazione e della comunicazione e in Ingegneria meccanica già attivati dall’Uninettuno, conseguendo titoli validi in entrambi i Paesi.

“Gli accordi con Egitto e Giordania, che riguardano anche lo sviluppo di un’università euro-mediterranea a distanza”, ha detto il Ministro Moratti, “danno ulteriore forza al progetto di costruzione di quello Spazio euromediterraneo dell’alta formazione e della ricerca che , lanciato con la prima Conferenza di Catania nel 2003, durante il semestre di Presidenza Italiana dell’Ue, e consolidato nella seconda Conferenza di Catania del 2005, troverà ulteriore forte impulso con una terza Conferenza interministeriale in programma sempre a Catania nel gennaio del 2006. In particolare, nella terza Conferenza di Catania, vogliamo lanciare un progetto di progressiva armonizzazione dei sistemi di istruzione superiore nell’area euro-mediterranea, con riconoscimento di crediti formativi e di titoli, in modo da favorire in questo spazio una effettiva mobilità di lavoratori in vista della creazione dell’area di libero scambio del mediterraneo nel 2010.

Il protocollo siglato con l’Egitto prevede una collaborazione scientifica da attivarsi nel Centro di Alta Formazione e Ricerca presso l’Università egiziana di Ain Shams nell’ambito di una collaborazione tra la Facoltà di agraria di questo ateneo e la Facoltà di agraria dell’Università statale di Milano.

 NUOVE STRATEGIE PER MIGLIORARE LA PRODUTTIVITA’ AGRICOLA - Si tratta di uno specifico programma triennale di ricerca su “Nuove strategie per migliorare la produttività delle coltivazioni in condizioni di stress idrico”. Al progetto parteciperanno le Università Statali di Milano e di Catania, il Centro di ricerca e studi in Agrobiotecnologia di Lodi, il Consorzio italiano per la ricerca in agricoltura (Agrital) di Maccarese, l’Accademia italiana delle scienze di Roma, la Fondazione Bussolera-Branca di Pavia, per la parte italiana, e l’Università di Ain Shams e l’Arid land agricultural research laboratory (Alaru), per la parte egiziana.

Il problema di aumentare la produttività agricola in un Paese, come l’Egitto, con meno del 5 per cento di territorio coltivabile è stato principalmente affrontato con grandi opere che permettessero di estendere questo territorio convogliando l’acqua del Nilo durante le esondazioni verso l’interno, evitando la sua completa evaporazione prima del suo utilizzo agricolo. Il progetto di ricerca oggetto della collaborazione mira ad aumentare la produzione agricola accrescendo la produttività dei terreni già coltivati.

Combinando le competenze delle varie istituzioni partecipanti, il problema sarà affrontato con due diversi approcci: intervenendo sulle piante anche con l’utilizzo di tecniche biomolecolari e intervenendo sul suolo o sui microrganismi che vivono in simbiosi con le radici, regolando l’attività di crescita e di produttività. Sarà studiato in particolare il comportamento di specie come le fragole, i cetrioli, i fagioli, le fave, il grano duro, l’uva, gli ulivi, i fichi, le palme da datteri. Al progetto è associato inoltre un programma di formazione di giovani alla ricerca (studenti di Dottorato e Borsisti post-doc).

Saranno poi sviluppate ricerche su tematiche come l’ingegnerizzazione e la gestione delle risorse idriche, finalizzate all’irrigazione, la fertilizzazione, lo studio dell’utilizzazione dei suoli e della loro fertilità, le coltivazioni protette, le colture organiche, il miglioramento genetico e le biotecnologie, la fisiologia delle piante e la biochimica, la biodiversità, la microbiologia e l’entomologia, l’agronomia avanzata, la qualità alimentare, la meccanizzazione dei processi di produzione, ma anche l’economia e il marketing del settore agro-alimentare.

Il costo del progetto triennale è di un milione e 742 mila euro, con il 62,7% (un milione e 92 mila euro) previsto a carico del Miur e i rimanenti 650 mila euro a carico dei partner; per la realizzazione dei programmi di collaborazione scientifica e didattica rientranti nel progetto di Catania il Ministero italiano ha stanziato complessivamente circa 10 milioni di euro.

 Durante i colloqui del Cairo è stata anche prevista una collaborazione del Ministero italiano nell’attuazione del processo di riforma del sistema d’istruzione secondaria e superiore avviata in Egitto. Non dimentichiamo che in Egitto, come in altre parti del mondo, operano centri di formazione professionale dei Salesiani, particolarmente attrezzati, che negli ultimi decenni hanno formato decine di migliaia di studenti di tutte le confessioni.

UNIVERSITA’ A DISTANZA EUROMEDITERRANEA - L’Università Telematica Internazionale Uninettuno, che nasce dall’esperienza condotta con il progetto Med Net’U (Mediterranean Network of Universities), ha inoltre stipulato un accordo con le Università del Cairo e di Helwan per creare il “nodo” egiziano del network dell’Università a distanza euro-mediterranea, in grado di fornire, attraverso curricula didattici concordati, titoli di studio riconosciuti sia in Italia che nel mondo arabo. Potranno poi essere attivati nuovi corsi di laurea in turismo, management, diritto internazionale comparato, archeologia, lingue e culture italiane ed arabe, gestione del territorio e corsi di master e di formazione professionale rispondenti alle reali esigenze del mercato del lavoro ed ai bisogni formativi dei Paesi interessati, tutti tenuti in italiano, inglese e arabo. L’accordo prevede infine l’istituzione di un’Accademia virtuale euromediterranea delle civiltà.

In Giordania vengono invece siglate partnership con la Yarmouk University e la Jordan University of Science and Technology per permettere agli studenti giordani di iscriversi ai corsi di laurea a distanza in Ingegneria dell’informazione e della comunicazione e in Ingegneria meccanica già attivati dall’Uninettuno, conseguendo titoli validi in entrambi i Paesi. Nasceranno inoltre nuovi corsi di laurea a distanza in Informatica, Archeologia e in vari settori dell’Ingegneria, e un master in Innovation Technology, tenuti in italiano, inglese e arabo.

“Lo scopo ultimo del nostro progetto, ulteriormente rafforzato dagli accordi firmati oggi”, ha aggiunto il Ministro Moratti, “è quello di realizzare in tutta l’area euromediterranea maggiori opportunità di accesso al sapere a livello d’istruzione superiore, più ampie possibilità di studio e lavoro per intensificare sempre più il dialogo interculturale e per accrescere attraverso la formazione e la ricerca lo sviluppo dell’area euromediterranea in perfetta coerenza e continuità con gli orientamenti espressi dall’Ue con la Dichiarazione di Barcellona”.

“Lo spazio euromediterraneo di istruzione superiore a cui vogliamo pervenire”, ha concluso il Ministro, “garantirà un ampliamento ed un arricchimento di prospettive per quanto riguarda la qualità del capitale umano e l’occupabilità, a partire da percorsi formativi comuni e condivisi. Per questa ragione stiamo lavorando concretamente ad un’azione a livello intergovernativo e interuniversitario che ci consenta di riuscire a concordare ed attivare dei programmi di armonizzazione con il sistema europeo di formazione superiore e di ricerca scientifica e tecnologica, in modo da rendere effettiva la mobilità di studenti, docenti, ricercatori e lavoratori in quest’area”.

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